IN RICORDO DI ALFREDO ANZOINO

22 Aprile 2013 Lascia un commento »

 


La prima immagine di Alfredo che mi viene in mente è verso la fine degli anni Sessanta, quando costituimmo a Taranto il sindacato scuola  CGIL. Ricordo Alfredo e Tommaso, Roberto, Nino, Carmelo, Ernesto, Giulio, Anna Maria, Edvige, Grazia. Eravamo giovani e dovevamo misurarci da un lato con gli esperti dirigenti dei sindacati autonomi e corporativi; dall’altro con  la contestazione studentesca e  il manifestarsi di posizioni radicali anche nel sindacalismo scolastico. All’ entusiasmo con cui ci gettammo nella mischia, Alfredo aggiungeva una nota di bonaria ironia. Ci ritrovammo ad insegnare insieme al Righi, dove l’occupazione studentesca dell’Istituto molto frequente ci impegnava  a difendere gli studenti dai tentativi del Preside e dei docenti più tradizionalisti  di risolvere tutto chiamando la Polizia . Con Alfredo, ci ritrovammo così in un lungo cammino comune nel sindacato, che ben presto crebbe e divenne un punto di riferimento per tanti docenti e non docenti; in politica, con le riunioni appassionate e faticose, le campagne elettorali, il lavoro di caseggiato; nella scuola, dove Alfredo fu per lunghi anni apprezzato docente e poi dirigente scolastico. Egli rappresentava al meglio una generazione di giovani docenti convinti che la scuola avesse una missione fondamentale: aiutare i giovani dei ceti popolari ad acquisire la consapevolezza di sé e gli strumenti culturali per svolgere un ruolo da protagonista in una società, in cui era ancora possibile una mobilità sociale. Egli, inoltre, non rinunziò mai a coltivare la sua passione per la ricerca scientifica: storico contemporaneista, insegnò anche all’Università di Taranto e fu autore di varie pubblicazioni. Negli ultimi anni, con alcuni  di quei giovani del sindacato scuola CGIL, ci siamo ritrovati nell’ANPI, per coltivare i valori della Resistenza  e della Costituzione e riprendere il gusto dei pensieri lunghi, della ricerca sulle radici della nostra Repubblica. Da questa collaborazione, è nato il libro “Taranto democratica”, che comprende, oltre gli scritti di Smuraglia, Nistri e Stea e del sottoscritto, anche un saggio di Alfredo sui “Tarantini caduti nella Resistenza e nella guerra di Liberazione”, rielaborazione di una bella conferenza di Alfredo dello scorso anno, ultimo suo lascito scientifico alla città. “Taranto democratica” sarà presentato il prossimo 6 maggio. Tutti coloro che hanno conosciuto Alfredo ne ricordano la profonda umanità, la correttezza professionale e politica, la cultura vasta e sottile, il rispetto di chi la pensava diversamente,  il grande amore per la scuola e la politica; il forte attaccamento alla famiglia. Perciò, Alfredo manca a Libera, ad Enrico, a Valeria, a Tommaso, ai familiari tutti, agli amici, agli studenti, a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato. Manca a tutti noi. 

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