Celebriamo la Festa di Liberazione nel Settantesimo della Resistenza. Ricordiamo i partigiani, che con il loro coraggio e la scelta compiuta hanno riscattato l’onore patriottico. Tra questi partigiani, ricordiamo i tarantini Pietro Pandiani, comandante di Giustizia e Libertà in Emilia, rievocato con accenti commossi da Enzo Biagi; Osvaldo Simonetti, per lunghi anni presidente ANPI Taranto. Ricordiamo i militari che si rifiutarono di piegarsi alla Repubblica di Salò e all’occupazione tedesca, tra i quali il ten.col. Ugo De Carolis, caduto alle Fosse Ardeatine, a cui Taranto ha dedicato una scuola, una strada, la caserma dei carabinieri; le staffette partigiane, da Nilde Iotti a Tina Anselmi, alla nostra Adele Ficarelli; i contadini, che hanno aiutato i partigiani; i sacerdoti cattolici, che hanno salvato tanti ebrei dai campi di sterminio.
Dalla Resistenza, sono nate la Costituzione, la più bella del mondo, e la Repubblica, ma oggi gli italiani sono inquieti per la grave crisi economica, il crollo dell’occupazione, la scarsa credibilità della politica. Sono inaccettabili le varie manifestazioni nostalgiche del fascismo o addirittura del nazismo, come, da ultimo, la celebrazione dell’anniversario della nascita di Hitler, a Varese. E’ importante che il Presidente della Regione Lazio Zingaretti abbia revocato un finanziamento precedente per l’erezione di un monumento ad Affile dedicato a Rodolfo Graziani, condannato da un tribunale italiano come criminale di guerra. Di grande significato la presenza di Napolitano ieri alle Fosse Ardeatine, di Laura Boldrini a Milano e di Pietro Grasso a Marzabotto. Tuttavia i rischi di populismo e di disaffezione dalla politica rimangono alti. L’ANPI Taranto continuerà la sua azione in particolare verso i giovani e la scuola, affinché i valori della Costituzione democratica e antifascista siano sempre più alla base di ogni progetto di governo dell’Italia.