di Roberto Nistri
Il 27 gennaio 1945, lungo la pianura innevata, si vedevano avanzare i carri dell’Armata Rossa. I sovietici spalancavano i cancelli di Auschwitz, simbolo per eccellenza dei campi di sterminio . Iniziava l’interminabile conta dei sommersi e dei salvati. Fra i sopravvissuti: ebrei ma anche deportati politici, testimoni di Geova, portatori di handicap, omosessuali, zingari (sinti e rom). Il 28 gennaio 2015 a Taranto veniva conferita la medaglia d’onore a Vittorio Caroli per aver mantenuto fede al proprio giuramento durante la deportazione. Continua a leggere: Nel vortice