di Roberto NistriPer gli amici dell’Anpi Taranto. Nella ricorrenza della grande guerra , sia nella produzione editoriale, sia nella offerta televisiva, i media hanno aperto, è il caso di dirlo, un autentico volume di fuoco, con offerte innovative e di grande qualità critica. Ci sembra che a Taranto e Provincia, la proposta divulgativa ed educativa, sia stata largamente sottoutilizzata se non francamente sprecata. L’Archivio di Stato di Taranto ha prodotto una mostra decorosa, anche se alcune immagini ci sembrano più somiglianti a quelle ritoccate a posteriori dalla iconologia littoria, in particolare la graziosa locandina d’invito alla manifestazione. Onore all’impegno dei bravi archivisti,ma la questione ci sembradi ben altra valenza. Non pare che nelle scuole e nelle istituzioni culturali delegate , si siano registrate con una qualche risonanza , normali presentazioni e dibattiti sul lavoro più aggiornato di agguerriti studiosi, considerando anche la ricchezza di una recente produzione filmica. Per quanto riguarda la storiografia locale, non è neanche il caso di calare il solito velo pietoso. Per il momento, ci rivolgiamo ai buoni compagni dell’ANPI , proponendo alcune modeste riflessioni sull’argomento.