Archive for the ‘Comunicati Stampa’ category

In ricordo di Roberto Traversa

Marzo 16th, 2014

Lo scorso 14 marzo, si è svolta la cerimonia di donazione del Fondo libri Roberto Traversa alla Biblioteca di Statte. Hanno preso la parola il Direttore della Biblioteca Mario Pennuzzi, il Sindaco Angelo Miccoli, il giornalista Giuseppe Mennella e il Presidente ANPI Taranto Giovanni Battafarano. Erano presenti molti amici e compagni di Roberto, molti ex colleghi e studenti

Penso che il modo migliore di ricordare Roberto Traversa sia quello di ricostruire la sua esperienza politica nell’ambito di quella formidabile stagione tra la fine degli anni Sessanta e i primi  anni Novanta, quando la nostra generazione si formò ed ebbe responsabilità politiche, sindacali e amministrative. Verso la fine degli Anni Sessanta, fondammo a Taranto il sindacato scuola CGIL, di cui Roberto fu il primo segretario provinciale. C’erano anche Ernesto Grassi, Nino Palma, Nico Indellicati, Giulio Liuzzi, i fratelli Anzoino, Carmenio Acquasanta, Carmelo Termite, Anna Maria Di Palma, Grazia Gargiulo, Giulio Mairo e tanti altri. Per la prima volta nasceva all’interno della scuola un sindacato confederale, che doveva misurarsi sia con i sindacati autonomi presenti da tempo sulla scena scolastica sia con le posizioni più radicali frutto del Sessantotto e della contestazione studentesca. La CGIL scuola mise subito le radici e divenne interlocutore decisivo degli insegnanti e del personale non docente. E’ il periodo in cui si realizzano le 150 ore per i lavoratori, in cui gli insegnanti cominciano a confrontarsi con i lavoratori di altre categorie e devono al contempo misurarsi con le occupazioni studentesche. Traversa si rivelò un leader preparato e capace di organizzare il gioco di squadra.

Dopo alcuni anni, preparata adeguatamente la sostituzione, Roberto ritornò in politica. Dopo una prima esperienza nel PSI, attraverso l’esperienza del Movimento Socialista Autonomo, confluì nel PCI ionico, dove ci ritrovammo con tanti dei fondatori della CGIL scuola. Roberto diresse per lungo tempo il periodico “Taranto oggi, domani”, vivace organo di confronto e di battaglia politica. Quel decennio Settanta fu ricco di successi per la sinistra: dal referendum sul divorzio alla vittoria delle elezioni amministrative e regionali del 1975 alle politiche del 1976. Sull’onda di quei successi, fu possibile varare  la Giunta di sinistra al Comune di Taranto, grazie alla crisi evidente del centro sinistra dell’epoca e alla sapiente conduzione dell’operazione da parte del gruppo dirigente del Pci ionico, a partire da Giuseppe Cannata e Roberto Traversa. In quella stagione, Roberto ebbe ruoli di primo piano: capogruppo, poi assessore agli Affari generali e al Personale. Se riconsideriamo quella stagione, abbiamo in mente una forte sinistra, un forte ed unito movimento sindacale; l’una e l’altro profondamente radicati nella classe operaia dell’Italsider e dell’intera area industriale. Taranto allora aveva un’identità forte: era una delle più importanti città industriali del Mezzogiorno, nel complesso orgogliosa di essere tale. Era considerata un modello riuscito di industrializzazione dall’alto, era meta di visitatori illustri: capi di stato e di governo, ministri e capitani di industria, studiosi e politici, fino alla visita di Paolo VI nel 1968. La Giunta di sinistra poteva vantare un bilancio ragguardevole di realizzazioni e di servizi efficienti; di consensi e di capacità di guidare il movimento per lo sviluppo. Eppure, non mancavano insoddisfazioni e critiche, a riprova dell’elevata coscienza politica di quella stagione. Il Partito era forte, aumentava  gli iscritti ed organizzava affollate feste dell’Unità nella Villa Peripato.

Tuttavia, nel corso di alcuni anni, quel modello era destinato ad andare in crisi. Da un lato, la fine della politica di solidarietà nazionale privava la Giunta di una preziosa copertura  e spingeva verso l’omologazione del pentapartito a livello locale. Dall’altro, l’industria siderurgica cominciava a mostrare il suo volto meno convincente: l’inquinamento ambientale cresceva, gli infortuni sul lavoro lasciavano una lunga scia di sangue operaio. Non che mancasse una coscienza ambientalista, testimoniata da  almeno due episodi. L a Giunta di sinistra bloccò con intelligenza e decisione il progetto di realizzare una Centrale a carbone direttamente sul Porto, progetto caldeggiato dal Governo nazionale e da quello regionale di pentapartito; come qualche tempo dopo impedì l’idea sciagurata dell’Aeronautica di realizzare un serbatoio di carburante a Mar Piccolo. Tuttavia, mancò nel nostro gruppo dirigente, come delle altre forze politiche, la consapevolezza piena che, se Taranto voleva rimanere una città industriale, doveva pretendere da prima una profonda trasformazione dello stabilimento in senso ecocompatibile. Questa consapevolezza verrà solo in seguito, quando però la città era ormai divisa profondamente sul binomio salute-lavoro.

Un altro limite nostro è stato l’incapacità di fronteggiare il citismo: un impasto originale di destra fascista, uso disinvolto della TV di proprietà, consenso popolare diffuso. In quel momento, la sinistra perdeva il contatto con diffusi strati popolari  e si vedeva isolata a combattere un fenomeno populista, cui non mancava il sostegno,  per pavidità o  interesse, di larghi settori della DC  e della borghesia tarantina.

Ho voluto introdurre questi spunti per una riflessione critica sull’operato della nostra generazione, che ha avuto i suoi meriti e i suoi limiti. Riflettendo sugli uni e gli altri, la nuova classe dirigente potrebbe trovare aiuto ad affrontare il difficile tornante della crisi che oggi avviluppa Taranto

A livello internazionale, poi, la caduta del muro di Berlino e il crollo dell’Unione sovietica aprivano una lunga e tormentata fase di trasformazione del Pci, cui doveva seguire qualche anno dopo l’avvento della cosiddetta Seconda Repubblica.

Quanto a Roberto, dopo il 1990, lasciò la politica attiva, ritornò all’insegnamento, ma non abbandonò l’interesse per il bene pubblico, il gusto per l’analisi sottile, l’amore per le buone letture. Lo ricordo, insieme con tanti amici e compagni di quel tempo, come una persona di grande cultura e di specchiata moralità, che ha sempre operato in modo leale e disinteressato.

Giovanni Battafarano

Corso di formazione

Marzo 8th, 2014

CORSO DI FORMAZIONE POLITICO CULTURALE – ANPI TARANTO

Lezioni del corso:

24 aprile 2014 – ore 16 – “Il fascismo e le linee generali della Resistenza italiana”

Relatore: Prof. Roberto Nistri – coordinatore discussione: Dott. Gaetano De Monte

25 aprile 2014 – ore 16 – “Lavoro e Costituzione. I principi generali”

Relatore: On. Giovanni Battafarano – coordinatore Dott. Massimo Turco

26 aprile 2014 – ore 16 – “Il dopoguerra. Le vicende politiche. Le stragi del dopoguerra.”

Relatore: Dott. Pinuccio Stea – coordinatore discussione: Dott. Aldo Simonetti

2 Maggio 2014 – ore 10 –  Lectio Magistralis – presso ITIS Pacinotti

“Quale futuro per l’Europa?”- Relatore Prof Ennio Triggiani Università di Bari

 

modulo iscrizione corso anpi 

La Lectio magistralis, a conclusione del corso Anpi, sarà tenuta dal Prof. Ennio Triggiani, docente di Diritto Internazionale all’Università di Bari, venerdì 2 maggio ore 10 presso l’ITIS Pacinotti, via Lago Trasimeno.

COSTITUITA L’ANPI A MASSAFRA

Marzo 2nd, 2014

Massafra è una vivace cittadina di circa 30 mila abitanti, non lontana da Taranto, con la quale condivide i problemi della presenza dell’ILVA. Massafra può contare altresì su una diffusa rete di piccole e medie imprese industriali, artigiane e commerciali. Il suo paesaggio è caratterizzato dalla presenza delle gravine e nei secoli passati ha conosciuto un’interessante espressione della civiltà rupestre. Massafra è connotata altresì da una diffusa vita culturale e associativa, la quale oggi si arricchisce con la costituzione della sezione dell’ANPI. Non che in passato non ci fossero state organizzazioni che si richiamavano alla lotta partigiana, ma con gli anni, venuti a mancare taluni straordinari protagonisti di quella stagione, il tessuto associativo era venuto meno. Oggi quel vuoto è stato colmato. Nel giro di pochi mesi, il comitato promotore è stato in grado di tesserare settanta iscritti, tra cui tante donne e tanti giovani. Il primo congresso lo scorso 28 febbraio ha legittimato il gruppo dirigente, al termine di un ampio e appassionato dibattito, che ha confermato le grandi risorse politiche e morali di cui dispone la società italiana, in una fase di debolezza e scarsa credibilità della politica. L’assessore comunale Antonio Cerbino e il consigliere regionale Michele Mazzarano hanno portato il saluto delle Istituzioni. Particolarmente interessanti le testimonianze dei familiari di due partigiani massafresi, i quali, per un naturale riserbo, avevano tenuto per sé  l’impegno svolto con onore e coraggio per la liberazione dell’Italia.

Pasquale Lasigna è stato eletto all’unanimità Presidente ANPI Massafra, insieme con il nuovo comitato sezionale. Un ampio programma da realizzare: campagna formativa verso le nuove generazioni insieme con la comunità scolastica, approfondimento del contributo dei massafresi all’antifascismo e alla Resistenza, impegno per la difesa e l’attuazione della Costituzione repubblicana.

Giovanni Battafarano Presidente ANPI Taranto

Delibera anpi taranto 1 marzo 2014

Marzo 2nd, 2014

Il Comitato ANPI Taranto, nella seduta del 1 marzo 2014, d’intesa con il Comitato scientifico, delibera di intitolare l’Archivio Biblioteca dell’Antifascismo a Taranto dal 1922 al 1946 a Osvaldo Simonetti, partigiano e già Presidente ANPI Taranto. Al contempo, delibera di costituire un Archivio aggiunto presso l’Archivio storico del Comune di Taranto e di avviare i contatti con l’Amministrazione comunale  per gli atti consequenziali.

   Taranto, 1 marzo 2014 Giovanni Battafarano Presidente ANPI Taranto

Corso di formazione politica

Febbraio 19th, 2014

L’ANPI di Taranto, col contributo del proprio Comitato scientifico, ha deciso di organizzare, a Taranto, un Corso di formazione politico culturale in occasione del prossimo 25 Aprile.
Il corso, le cui modalità organizzative saranno rese note nei prossimi giorni, sarà così articolato:

 

  • 24 aprile 2014 (pomeriggio): “Il fascismo e linee generali per una storia della Resistenza italiana” Relatore: Prof. Roberto Nistri – coordinatore della discussione: Dott. Gaetano De Monte
  • 25 aprile 2014 (pomeriggio): “Lavoro e Costituzione. I principi generali” Relatore Sen. Giovanni Battafarano – coordinatore della discussione: Dott. Leonardo Lomartire
  • 26 aprile 2014 (mattina): “Il dopoguerra. Le vicende politiche. Le stragi del dopoguerra” Relatore Dott. Pinuccio Stea – coordinatore della discussione: Dott. Aldo Simonetti
  • 26 aprile 2014 (pomeriggio) “Lectio Magistralis”, con Relatore una Personalità a livello nazionale (di cui si sta aspettando la risposta per la disponibilità).

modulo iscrizione corso anpi

Costituita a Massafra l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Ottobre 22nd, 2013

 

Il 4 ottobre scorso si è costituita a Massafra l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I.) alla presenza del responsabile nazionale e provinciale, Sen. Giovanni Battafarano.  La necessità di far nascere l’ANPI a Massafra costituisce un fatto di grande rilevanza culturale e istituzionale, per affermare con maggior forza la difesa della Costituzione italiana, nata dalle Resistenza contro il nazifascismo.  Il ruolo dell’ANPI, in tutte le realtà, non è solo quello di sensibilizzare le nuove generazioni, o custodire e valorizzare l’immenso valore della Costituzione più bella del mondo, ma è anche quello di rendere attuali i suoi insegnamenti, impedendo i reiterati tentativi di revisionismo storico, tesi a mettere sullo stesso livello la lotta partigiana e il collaborazionismo nazifascista.  Nella nostra città l’ANPI deve svolgere un ruolo di formazione anche nelle scuole e tra i giovani,s piegando che i principi costituzionali della libertà , dell’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, sono valori universali da cui non si deve mai prescindere.  In questi giorni, nel Parlamento italiano, è in discussione la proposta di modifica dell’art. 138 della Carta Costituzionale, che è il caposaldo delle eventuali modifiche alla Carta stessa.  I l’ANPI, come molti giuristi e costituzionalisti, è nettamente contraria a questa manovra parlamentare, ritenendo che le modifiche costituzionale debbano avvenire sempre e comunque nel pieno rispetto dell’articolo 138 così come è stato concepito dai Padri Costituenti.  L’ANPI ritiene inoltre, che battersi per la libertà e la difesa della Costituzione non è un esercizio di retorica politica, ma è una necessità culturale allo scopo di dare valore alla Democrazia costantemente minacciata nelle sue fondamenta.  L’ANPI di Massafra, quindi, intende avviare le procedure amministrative per aderire alla locale Consulta delle Associazioni e partecipare così alla vita culturale e istituzionale della nostra città.  A questa associazione possono aderire tutti i cittadini ( uomini, donne, giovani,pensionati) che sentono forte il senso dell’antifascismo, nel ricordo dei partigiani italiani, che si sono battuti per garantirci libertà e democrazia.  Piero Calamandrei, padre costituente, scrisse che era giunta l’ora di resistere: era giunta l’ora di essere uomini, di morire da uomini per vivere da uomini.  Il tesseramento è già in corso; in seguito si stabilirà una data per il congresso cittadino, per la elezione del comitato direttivo e degli organi dirigenziali, in attesa di una sede nella quale poter dare avvio alle conseguenti attività.

Pasquale Lasigna socio ANPI  n° cell. 329 2127735

anpimassafra@virgilio.it

Assemblea ANPI a Taranto il 12 aprile 2013

Aprile 14th, 2013

Interessante assemblea ANPI Taranto, lo scorso 12 aprile. Il presidente provinciale Giovanni Battafarano ha analizzato la situazione politica all’indomani della tornata elettorale ed ha espresso l’auspicio che sia eletto un Presidente della Repubblica, che dia piena garanzia di sobrietà ed imparzialità e prima di tutto di piena rappresentanza dell’unità nazionale, dell’antifascismo e della democrazia; e che si dia al più presto un Governo stabile e democratico, che affronti anzitutto la grave crisi economica e sociale, ridia credibilità alla politica, a cominciare dalla riforma elettorale; raccolga l’istanza di cambiamento espressa dal voto, al di fuori da ogni compromesso “indecente”, che non farebbe altro che alimentare il clima di sfiducia che percorre largamente il Paese. Successivamente, Battafarano ha indicato i contenuti essenziali dell’iniziativa ANPI Taranto per il 2013: – Celebrazione del 25 aprile, coinvolgendo anzitutto gli studenti – Settantesimo della Resistenza, con la presentazione del libro “Taranto democratica” il prossimo 6 maggio, ore 18, presso il Centro sociale Magna Grecia. – Convegno su Marina, Arsenale, Cantieri tra fascismo e Resistenza, il prossimo 31 maggio presso il Comune di Taranto – Petizione sulle stragi nazifasciste del 1943-45: si può firmare on line, scaricando il modulo dal sito nazionale ANPI – Dossier Antifascismo, per documentare le troppe manifestazioni di rigurgiti fascisti o razzisti o antisemiti, non adeguatamente perseguiti dalle Autorità – Tesseramento 2013: si invita a iscriversi o a rinnovare l’iscrizione perché abbiamo bisogno di nuove forze per sviluppare l’intenso programma che ci siamo dati – Sostenere il mensile Patria Indipendente, unico periodico antifascista pubblicato ininterrottamente dal 1945. Successivamente, si è aperto un vivace dibattito, con gli interventi di Stea, che ha illustrato il progetto di Archivio Biblioteca dell’Antifascismo a Taranto (1922-46); di Nistri, che ha approfondito il tema dell’Antifascismo, come religione civile degli italiani; di Girardi, che ha valorizzato l’importanza della memoria antifascista per la formazione della coscienza democratica; di Salvatore Mattia, di Antonio Nigri, di Angelo Farano, di Massimo.

APPELLO DELL’ANPI PER LE ELEZIONI DEL 24 E 25 FEBBRAIO

Febbraio 15th, 2013

Per un’Italia rinnovata, nei valori dell’Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione

“Non è il Paese che avevamo sognato”, abbiamo detto più volte – in questi anni – e ora, nell’imminenza    delle elezioni politiche, c’è la seria speranza e la concreta  possibilità di vedere realizzato quel sogno per cui    tanti antifascisti, partigiani e cittadini si sacrificarono e morirono; di colmare il baratro che si è creato tra    cittadini, istituzioni e politica; di riavvicinare il Paese a quegli ideali che furono alla base della Resistenza e,    in seguito, della Costituzione. L’ANPI, dunque – in assoluta indipendenza e autonomia rispetto ai    programmi che ognuno dei partiti riterrà di prospettare agli elettori – ritiene di riaffermare alcuni    principi fondamentali per il futuro della democrazia, rivolgendosi ai partiti, alle istituzioni, ai cittadini, con    l’autorevolezza che deriva dalla propria storia e dal suo impegno quotidiano, nella ferma convinzione che è    indispensabile ritrovare un fondamento comune – come quello che fu alla base del lavoro dell’Assemblea    Costituente – almeno su alcuni principi e su alcuni valori di fondo, tra i quali meritano di essere indicati:

o  il rigore morale, nel pubblico e nel privato;
o la   correttezza e la dignità, nella politica e nel vivere civile;
o  la trasparenza nell’attività delle Istituzioni;
o  la “buona politica”, nel contesto della funzione che l’art. 49 della Costituzione assegna ai partiti;
o  l’impegno contro ogni forma di corruzione;
o  l’impegno diffuso contro ogni tipo di mafia e contro ogni tipo di connessione tra criminalità organizzata e    politica;
o  il rispetto nei rapporti tra i partiti e fra i singoli cittadini;
o  l’impegno diffuso contro ogni tipo di razzismo e di discriminazione e contro ogni rigurgito di fascismo    e di nazismo;
o  il lavoro, in particolare per i giovani. La Repubblica italiana è “fondata sul lavoro” e dunque proprio nella    realizzazione di questo principio deve ravvisarsi la priorità assoluta dell’azione pubblica e privata; perché    senza lavoro, senza opportunità di lavoro, senza dignità e sicurezza nel lavoro, viene meno quello stesso     sviluppo della persona umana;
o  libertà, uguaglianza e dignità per le donne, delle quali va garantita la pari opportunità nell’accesso al    lavoro e ai posti di responsabilità e per le quali va messa in atto una forte campagna contro ogni forma di    violenza anche domestica.

Chiediamo dunque ai partiti di assumere un solenne impegno, sui principi e sui valori qui sopra    elencati. Rivolgiamo anche un appello alle cittadine e ai cittadini perché facciano in concreto quanto    necessario per il rinnovamento del Paese, rendendosi conto che la sovranità popolare non ha senso alcuno    se i titolari non la esercitano. Da ciò un invito forte alla partecipazione ed alla manifestazione della    propria volontà attraverso il voto: rinunciare a manifestare la propria volontà,  significa rinunciare a creare    per se stessi, per i figli, per i nipoti, per le generazioni future, un avvenire di pace, di serenità e di giustizia    sociale.

Giovanni Battafarano sulle foibe

Febbraio 11th, 2013

Per troppo tempo, è stata dimenticata la terribile vicenda dei 20 mila italiani che persero la vita nelle foibe e di quei 350 mila esuli istriani, giuliani e dalmati costretti dalle autorità iugoslave a lasciare le terre in cui vivevano da generazioni.

   L’esplodere di nazionalismi aggressivi e violenti e la tragica eredità della seconda guerra mondiale determinarono sul confine orientale un moto di furore ideologico e un odio etnico antitaliano. Nei decenni successivi, la costruzione dell’Europa unita e la progressiva integrazione delle popolazioni balcaniche all’interno di essa ha creato le condizioni non per dimenticare quelle terribili vicende, ma per guardare con più fiducia ad un futuro di pace, di reciproca comprensione, di solidarietà. Oggi i rapporti tra l’Italia e i popoli balcanici improntati ai lavori propri dell’ unione europea.

   E’ giusto oggi, tuttavia, ricordare le vittime e condannare i responsabili di massacri e persecuzioni.

Giovanni Battafarano Presidente Anpi Taranto

Presentazione del libro “Partigiani antifascisti di terra d’Otranto, Lecce, Brindisi e Taranto”

Dicembre 1st, 2012

LUNEDI 3/12/2012 alle ore 17:30 presso l’istituto Enrico Fermi sito in Corso Italia,306 l’ANPI Taranto presenterà il libro “Partigiani antifascisti di terra d’Otranto, Lecce, Brindisi e Taranto” dello scrittore salentino Pati Luceri.

Presiederà il vicepresidente ANPI Taranto Gianfranco Pedullà, con i qualificati interventi di Giovanni Battafarano ( Presidente ANPI Taranto), Gaetano De Monte (Ricercatore), Roberto Nistri (Storico).

Sarà presente l’autore del libro.